Quando arriva l’estate e con lei il caldo, in molti corrono ai ripari, cercando una soluzione per portare un po’ di fresco e refrigerio in casa propria o in ufficio. Solitamente la scelta, per comodità e prestazioni offerte, ricade su climatizzatori e condizionatori.
Oggi faremo un po’ di chiarezza sulle differenze e sulle tipologie di condizionatori e climatizzatori disponibili sul mercato, e anche su eventuali costi e dispendi di energia. Continuate a leggere se desiderate saperne di più.

Differenza tra climatizzatori e condizionatori

Il condizionatore viene chiamato così perché permette un controllo della temperatura e del clima, in casa. Attraverso il condizionatore infatti non è soltanto possibile regolare il livello di caldo o di freddo, ma anche eliminare l’umidità e purificare l’aria in un ambiente chiuso. Il condizionatore serve per ottenere tutta una serie di caratteristiche dell’aria.

Il climatizzatore invece serve per creare un comfort ambientale duraturo nel tempo e stabile. Cioè un mantenimento simultaneo e prolungato di tutte le varie caratteristiche. Con il climatizzatore quindi si può regolare, oltre che la temperatura e la velocità dell’emissione di aria, anche l’umidità dell’aria. Nel condizionatore invece l’umidità si abbassa come diretta conseguenza del raffrescamento. Quindi come effetto conseguente all’abbassamento della temperatura, non controllato dalla macchina.

Quindi, nonostante spesso si faccia confusione e si tenda a pensare che questi due strumenti abbiano la stessa funzione, non è così. Le funzioni che mettono a disposizione sono le stesse, ma il climatizzatore permette di impostare le condizioni che desiderate e automaticamente si regolerà per stabilizzarle nell’ambiente.

Il climatizzatore è quindi l’apparecchio più completo in quanto ci permette di selezionare la temperatura e il grado di umidità. Non ci sono storie. Se dobbiamo acquistare un prodotto sicuramente il climatizzatore e quello che fa al nostro caso.

Caratteristiche del climatizzatore

Grazie ad un climatizzatore potrete rinfrescare gli ambienti di casa vostra o del vostro ufficio. Infatti il calore viene eliminato grazie ad un ciclo di aspirazione dell’aria calda e successiva espulsione. Questa aria calda viene poi convertita in aria fresca. Inoltre, il climatizzatore contiene anche dei dei filtri che hanno l’obiettivo di purificare l’aria, eliminando odori, virus e batteri. Questo farà in modo che l’ambiente sia non solo più fresco e piacevole, ma anche più salubre.

Inoltre, il climatizzatore serve anche a togliere umidità dall’aria, espellendola dall’ambiente grazie a un tubo.

Eliminando questo fastidioso aspetto, anche chi soffre di patologie legate all’umidità dell’aria, come cervicale, reumatismi o fastidi alle ossa e alle articolazioni, potrà trovare sollievo.

Inoltre, il climatizzatore può anche essere dotato di pompa di calore, ideale per riscaldare casa durante i mesi invernali.

Uno dei pochi svantaggi dell’acquistare un climatizzatore risiede nei consumi, che possono crescere anche molto, durante i mesi più caldi. Una soluzione per ridurre questa problematica è di scegliere un climatizzatore dotato di tecnologia inverter. In questo modo sarà possibile mantenere una temperatura costante e stabile, grazie all’autoregolazione dell’apparecchio. In questo modo l’energia elettrica consumata sarà molto minore, rispetto a quella utilizzata da un climatizzatore “on/off” che deve necessariamente riaccendersi ogni volta.

Caratteristiche del condizionatore

Il condizionatore invece funziona in maniera più semplice. La sua utilità è quella di rinfrescare l’aria, regolando la velocità. Non permette però, al contrario del climatizzatore, di impostare la temperatura. Inoltre, non è nemmeno possibile regolare l’umidità dell’aria di un determinato ambiente. L’umidità sparisce con l’abbassamento della temperatura.

Anche i filtri, rispetto a quelli di un climatizzatore, sono più semplici. Per questo non permettono di migliorare in maniera significativa la qualità dell’aria.

Cosa sono BTU

I BTU sono un’unità di misura usata per misurare l’energia e indicano la potenza di riscaldamento e di refrigerazione di un climatizzatore o di un condizionatore.
Il termine BTU è l’acronimo che deriva dalla definizione inglese di British Thermal Unit. Quando scegliete un condizionatore o un climatizzatore, dove fare attenzione a questa sigla. Più è alto il numero di BTU riportato sulla scheda tecnica dell’apparecchio che avete scelto di acquistare, maggiore sarà la superficie che riuscirà a raffreddare, o a riscaldare nel caso in cui possegga pompa di calore.

Come fare per capire di quanti BTU sono necessari per rinfrescare casa vostra? Innanzitutto dovete considerare alcuni fattori, come la metratura dell’ambiente, la superficie delle finestre, delle pareti e dei soffitti, ma anche l’isolamento termico. Oltre a questo anche quante persone abitualmente vivono in questi ambienti, quanti sono gli elettrodomestici e quale tipologia di illuminazione viene utilizzata.

Inoltre, è importante valutare se le finestre nella camera che volete rinfrescare sono rivolte a Sud, a Est o a Ovest.

In linea di massima, si può fare un’approssimazione per la quantità di BTU necessari, in base ai metri quadrati di un ambiente da rinfrescare.

Per una ventina di metri quadrati potrebbero essere sufficienti 7.000 BTU, mentre per 30 metri quadrati potrebbero servirne tra i 10.000 e i 12.000 BTU. Invece, se la superficie da rinfrescare è ancora più grande, potrebbero servire dai 15.000 BTU in su.
Di solito, viene consigliato, per ridurre i consumi, un condizionatore inverter, anziché uno on-off. Questo perché l’inverter non si spegne, ma continua a funzionare autoregolandosi la temperatura.

Classe energetica climatizzatori e condizionatori

Altro dettaglio da controllare, quando acquistate un climatizzatore o un condizionatore, è la classe energetica. Solitamente sull’etichetta sono indicate le prestazioni in base alla regione climatica in cui è installato. Quindi dovrete fare fede, ad esempio, alle indicazioni relative a Nord Italia, Sud Italia o Isole, spesso indicate con colori diversi.

Infatti, un condizionatore con pompa di calore potrà essere inserito all’interno della classe A+++ nel Sud Italia, e A++ al nord. Quindi se si abita al sud sarà più conveniente avere un condizionatore con pompa di calore.

I climatizzatori presentano due sigle sull’etichetta: l’indice SEER e l’indice SCOP. Il primo indica l’efficienza energetica in raffrescamento, mentre l’indice SCOP indica l’efficienza energetica in riscaldamento. Il valore preso in considerazione è quello relativo alla zona climatica media.

Quelli che hanno classe energetica A+++ sono più efficienti, sia in raffreddamento, cioè in SEER, che in riscaldamento, e quindi in SCOP. La classe energetica più dispendiosa è la G, che indica consumi molto elevati.

Gli indici di efficienza energetica SEER e SCOP, come dicevamo sono indicati da numeri. Più alto sarà questo numero, maggiore sarà l’efficienza del climatizzatore.

Poi ovviamente si potranno adottare alcune strategie per ridurre i consumi energetici, modificando il nostro stile di vita. Ad esempio tenere una temperatura più bassa solo nelle ore serali.

Tipologie di condizionatori e climatizzatori

Nell’acquisto di un condizionatore o di un climatizzatore, potrete scegliere tra diversi modelli e tipologie, ognuna con caratteristiche diverse.
I condizionatori portatili ad esempio non hanno bisogno di un’installazione vera e propria ma aspirano l’aria dalla stanza, buttandola fuori con un tubo che deve obbligatoriamente essere posto fuori da una finestra. Ovviamente non ci sono i costi di installazione, ma sono apparecchi che consumano molto e non offrono grandi prestazioni. Inoltre sono molto rumorosi.

Ci sono poi quelli con split portatili, ovvero composti da due unità, con un tubo all’interno del quale passa un fluido refrigerante. Sono meno rumorosi di quelli portatili, ma come gli altri necessitano di posizionare una delle due unità all’esterno. Questo implica di dover fare un foro alla finestra, oppure di lasciarla aperta, con conseguente dispersione del fresco.

Ci sono poi gli split fissi, con un condizionatore montato a parete, spesso dotato anche di pompa di calore, utile per riscaldare l’ambiente durante i mesi più freddi. Possono essere dotati di tecnologia on/off, ovvero che si spengono una volta raggiunta la temperatura, oppure con inverter, che mantiene una temperatura costante, abbassandola e alzandola, a seconda delle esigenze, e quindi anche di risparmiare sui consumi.

C’è poi il multisplit, con un compressore esterno e diversi elementi interni, in modo da poter rinfrescare, o riscaldare, diversi ambienti o ambienti molto grandi. In questo caso, rispetto agli split fissi con una unità, l’installazione è un po’ più complicata. C’è di buono invece che i multisplit permettono di regolare temperature diverse in base alla stanza. Ovviamente questo farà crescere anche i consumi.

Guida all’acquisto di un Condizionatore e Climatizzatore

Una buona regola da osservare, nella scelta di un apparecchio per rinfrescare un ambiente è che se si devono rinfrescare ambienti o locali molto grandi è consigliabile puntare alla massima efficienza e alla maggiore silenziosità possibili, tra i prodotti offerti dal mercato.

Quindi vi consigliamo di rivolgere le vostre attenzioni verso un condizionatore fisso. Richiederà l’installazione da parte di un tecnico specializzato, ma dal momento che il compressore è separato dall’unità che eroga l’aria, lo “split”, sarà silenzioso e lo scambio di calore molto efficace. Se il locale da climatizzare è uno, di medie dimensioni, andrà benissimo una soluzione “monosplit”. Se invece i locali da climatizzare fossero più di uno, è meglio valutare una soluzione “multisplit”, che associa ad un unico compressore più unità di erogazione dell’aria.

Altrimenti, se dovete rinfrescare ambienti piccoli, oppure desiderate spostare il condizionatore da una stanza all’altra, potete orientarvi verso un apparecchio portatile. Questi apparecchi hanno le ruote, e sono meno potenti e più rumorosi rispetto alle un’unità fissa.

Qualche consiglio per limitare i consumi

Ovviamente affinché il vostro apparecchio funzioni sempre alla perfezione, senza consumi eccessivi, vi consigliamo di evitare di impostare temperature eccessivamente basse. Se la differenza è troppa, rispetto alla temperatura esterna, oltre ad essere dannosa per la salute, sottopone il compressore a uno sforzo maggiore, e quindi anche a maggiori consumi energetici.

Importante è anche controllare che i filtri siano sempre puliti. Un filtro intasato, oltre a ridurre il funzionamento dell’apparecchio, nuoce alla salute.

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